Smanie di cibo: cosa sono e come affrontarle. Ti sei mai ritrovato a desiderare un cibo specifico e a pensare di non poter fare a meno di mangiarlo? La tua dieta stava andando a gonfie vele ma poi proprio non hai saputo dire di no a quel particolare alimento che sembrava proprio ti stesse chiamando? Certi cibi ti tentano con la loro vocina suadente come facevano le Sirene con Ulisse e i suoi marinai?
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Smanie di cibo: cosa sono
Quello che ti succede si chiama “smania di cibo”. Più o meno tutti nella nostra esistenza abbiamo avuto a che fare con quelle che la psicologia e la scienza dell’alimentazione definiscono “smanie di cibo”. Un desiderio smodato e incontrollabile per un particolare tipo di cibo. E’ quel fattore che spesso e volentieri impedisce di attenersi al proprio programma alimentare.
Raramente le smanie di cibo riguardano cibi salutari o innocui dal punto di vista alimentare. Di solito, invece, si va alla ricerca di cibi ricchi di grassi e zuccheri che, una volta ingeriti, innescano il rilascio di specifici neurotrasmettitori che ci danno quasi istantaneamente un senso di piacere, quasi un leggero senso di “sballo”.
Ci sono, infatti, nel cervello delle aree specifiche che si attivano quando si ha una smania per un cibo specifico. Sono le stesse aree cerebrali responsabili della memoria e dei segnali relativi alla trasmissione del piacere.
Queste regioni del cervello si attivano durante le smanie di cibo, come è stato verificato in alcune importanti ricerche svolte dall’Università di Washington.
Anche gli ormoni giocano un ruolo importante nella genesi delle smanie di cibo. Numerose ricerche rivelano che la gerlina, l’ormone della fame, svolge un ruolo fondamentale nella nostra preferenza naturale per i cibi ricchi di grassi e zuccheri, i cosiddetti “comfort food”, quelle che in italiano frequentemente definiamo “schifezze” .
Le smanie di cibo hanno spesso e volentieri anche a che fare con lo stress e con le emozioni. Esse si presentano per calmare dei bisogni di natura emotiva. I carboidrati e i cibi ricchi di grassi, infatti, producono il rilascio di un ormone, la serotonina, che ha effetti calmanti sul nostro organismo e riduce l’ansia.
Mangiare per soddisfare una smania di cibo è diverso dall’avere un’abbuffata. Le smanie di cibo possono fungere da innesco per un’abbuffata ma non è necessariamente così! Durante un’abbuffata ci si sente fuori controllo ed e’ spesso accompagnata da stress, preoccupazione, vergogna o noia. E’ spesso associata all’usare il cibo per colmare un vuoto emotivo o per gestire emozioni che sembrano ingestibili..
Le smanie, al contrario, non sempre sono guidate dalle emozioni ma possono essere invischiate con esse. Avere una smania di cibo frequentemente va di pari passo con altre sensazioni ed essere consapevoli di quello che sta accadendo è il primo passo per poterlo prevenire.
Smanie di cibo: Come affrontarle
Il desiderio smodato di determinati cibi, quindi, nasce dall’incrocio di diversi fattori sia fisici che psicologici. Spesso siamo convinti di non poter far nulla a riguardo e che l’unica soluzione possibile è quella di cedere. Ma non è così. Esistono tutta una serie di strategie dall’efficacia comprovata per prevenire e affrontare con successo le smanie.
Evitare le abbuffate
Un fattore molto spesso trascurato ma fondamentale per l’innesco di una smania di cibo è l’adeguata nutrizione. Capita di convincersi che stare a dieta equivalga a “fare la fame”. Ma mangiare poco e male non funziona sul lungo periodo. Ad un certo punto il corpo reclama tutti i nutrienti che gli vengono negati e lo fa nel modo peggiore.
Spingendoti ad addentare quella fetta di torta ricca di zuccheri e grassi saturi.
E’ importante, invece, non far mancare mai all’organismo tutti quei nutrienti essenziali per il suo corretto funzionamento. Stare a dieta significa mangiare bene e pulito, non mettersi a stecchetto.
Fare pasti regolari per non avere fame
E’ di fondamentale importanza nutrirsi a intervalli regolari. Mangiare ogni 3 o 4 ore non solo contribuisce a tenere sempre efficiente il metabolismo ma ti consente di tenere sempre sotto controllo la fame. Se sei troppo affamato, le tue scelte alimentari potrebbero risentirne e ti ritroverai inevitabilmente ad afferrare cibi malsani. E’ consigliabile, invece, intervallare sempre i pasti principali con degli spuntini sani e leggeri che ti consentiranno di prevenire “desideri strani”.
Quanto bere a dieta
Lo sapevi che spesso quello che tu scambi per fame è in realtà un segno di disidratazione? Quindi, credi di aver voglia di cibo? Prova innanzitutto a bere dell’acqua. Una bevanda calda (un tè, una tisana, una camomilla, un caffè lungo) da sorseggiare lentamente, puo’ darti quel senso di appagamento allo stomaco che ti impedisce di avventarti sul cibo. Inoltre, prendi un po’ di tempo.
ACQUA: quanto e cosa bere in caso di sportDieta: tieni un diario alimentare
Se hai problemi frequenti con le smanie di cibo, prova a tenere un diario alimentare per un mese. Acquisire consapevolezza sul modo in cui mangi ti aiuta a tenere sotto controllo il problema. Tenere un diario alimentare ti permetterà di appuntare i momenti della giornata in cui le smanie si presentano, le emozioni che provi, i cibi di cui vai alla ricerca, cosa e quanto mangi. Riguarda periodicamente il tuo diario e cerca di individuare se c’è uno schema ricorrente e se ci sono emozioni o situazioni che innescano le smanie di cibo.
DIARIO ALIMENTARE: per avere successo con la tua dietaAffrontare le smanie da cibo
Lo sapevi che possono bastare anche solo 15 minuti per far scomparire una smania di cibo? Sì, anche se hai la sensazione che quel buco nello stomaco non passerà mai, che non riuscirai mai a resistere e che quell’impulso diventerà sempre più forte fino a diventare intollerabile, in realtà è esattamente il contrario. Più il tempo passa, più la smania perderà di intensità.
A questo scopo è utile prepararsi una lista di “attività distraenti” da tenere sempre a portata di mano e da cui attingere nei momenti di debolezza. E’ importante che tu abbia preparato in momenti di calma e lucidità la tua lista di attività perché quando sarai preso da una smania di cibo molto probabilmente non avrai la lucidità di pensare a qualcosa per distrarti. Inserisci nella lista tutte quelle attività che ti piace fare e che ti tengono occupato e non ti facciano pensare al cibo. Es. fare una telefonata, uscire a fare una passeggiata, leggere un libro, farti un trattamento di bellezza.
Superare lo sgarro alla dieta
La cosa più sbagliata che tu possa fare quando ti capita di cedere a una smania di cibo è quella di continuare a rimuginarci su e cercare di adottare strategie compensative (faccio più sport, salto il pasto, etc.). Devi imparare a mettere punto. Hai mangiato quel qualcosa che non avresti dovuto toccare ma desideravi tanto? Ok, ormai è successo. Metti un punto e vai avanti come se nulla fosse successo. Non intensificare l’attività fisica e non digiunare. Rischieresti soltanto di cadere in una spirale negativa di pensieri colpevolizzanti ed ennesime smanie di cibo. Riprendi, piuttosto, da subito a seguire normalmente il tuo programma alimentare e di allenamento. Non è certo un passo falso che pregiudicherà l’intero percorso.
Dieta: impara a prenditi cura di te stesso
Ritagliarsi del tempo per se stessi ogni giorno è una delle migliori strategie per sentirsi meno stressati, arrabbiati e infelici. Spesso le insane voglie di “schifezze” nascono proprio da questi sentimenti. Quella vocina nella testa che ti dice di lasciarti andare a quel particolare cibo potrebbe, in realtà, essere una spia che il tuo corpo utilizza per ricordarti di prendersi cura di lui. Impara, quindi, a saperti ricompensare non solo attraverso il cibo ma riempiendoti la vita di attività che ti permettano di staccare dallo stress quotidiano e che ti facciano stare bene con te stesso.
Ricorda, la chiave per vivere in piena armonia tra mente e corpo sta sempre nell’utilizzare con se stessi una disciplina gentile. Imparare a volersi bene, a sapersi cura di se stessi e a sapersi anche perdonare, quando necessario, sono tre concetti chiave per saper affrontare efficacemente le smanie di cibo.