Contenuto
COMBATTI LA VOGLIA DI CIBO SPAZZATURA
La voglia di cibo spazzatura ti insegue? Il junk food è una categoria di alimenti accomunati da una o più di queste caratteristiche:
- Scarso valore nutrizionale
- Alto apporto calorico
- Alto apporto di sale da cucina
- Elevato apporto di glucidi raffinati
- Elevato apporto di colesterolo, lipidi sapidi, e grassi trans (idrogenati)
Però ammettiamolo, ha una forte attrattiva, è economico e molto saporito. Ecco perchè succede a tutti di cadere in tentazione. Questo forte desiderio di un cibo in particolare, quasi sempre cibo spazzatura, è un fenomeno che si chiama “Smanie da cibo” Se succede una volta ogni tanto, nessun problema, se però diventa un’abitudine rischia davvero di farci ingrassare e procurarci problemi di salute come diabete o colesterolo alto.
COME EVITARE IL CIBO SPAZZATURA?:
EVITATE DIETE TROPPO RIGIDE: Vi fanno solo accumulare tensioni e frustrazioni per poi cadere nel vortice dello sgarro. Che poi porta a senso di colpa che spesso si compensa con altro cibo spazzatura consolatorio. Non saltate i pasti, quando si ha fame è molto più facile cedere alle tentazioni. Se il tempo ve lo concede non saltate nemmeno gli spuntini, è facile farne di molto buoni sotto le 200 calorie.
VISUALIZZATE IL VOSTRO OBBIETTIVO: Tenetelo bene a mente, come se fosse il traguardo di una maratona. La dieta, o anche solo il processo di trasformazione del nostro corpo, non può essere fatto nel breve termine ma è una questione di resistenza. Anche il nostro corpo non ragiona nel breve periodo: se siamo stati ligi al dovere tutta settimana uno sgarro ragionato non ci farà certamente male, Anzi!
CONCEDETEVI UNA COCCOLA OGNI TANTO: Concedersi ogni tanto una coccola può aiutare a non abbandonare del tutto, soprattutto se si tratta di un lungo percorso. Teniamo però presente che è importante anche saper sgarrare. Introdurre più calorie ma evitare le cose più dannose al nostro organismo. Sembra facile ma spesso è proprio la voglia di schifezze a tentarci di più. E non sempre è colpa nostra, spesso è proprio una questione di carenze di determinati nutrienti.
I BUONI PROPOSITI NON BASTANO PER LA TUA DIETA?
Continuando con il paragone con la corsa e cerchiamo di prendere coscienza degli ostacoli che incontreremo sulla nostra strada. Spesso li sottovalutiamo e non ci rendiamo conto dei danni che facciamo a noi stessi. Un esempio? Per smaltire due cioccolatini come i Ferrero Rocher dovremmo correre 2,21 Km! Ovviamente è una stima ma ne vale davvero la pena? Forse prenderne coscienza ci renderà più facile limitarci ad un paio di quadratini di fondente.
I PERICOLI DI UN’ALIMENTAZIONE SBAGLIATA:
Un’alimentazione non equilibrata può portare a vere e proprie patologie legate all’obesità come ipertensione, diabete, colesterolo alto e patologie cardiache. Ma non solo! A seconda delle carenze, ecco i principali fattori di rischio:
Depressione: Una dieta povera di vitamine, sali minerali e fitonutrienti può far sviluppare stati di depressione. Le diete ad alto contenuto di zuccheri e alimenti trasformati son infatti di certo la ricetta perfetta per l’insorgere di disturbi dell’umore come appunto la depressione.
Dipendenza alimentare: I prodotti confezionati, ricchi di carboidrati e zuccheri raffinati, aumentano ill rischio di sviluppare forme di dipendenza alimentare. I dolci attivano infatti nel cervello i recettori del piacere. Si tratta di una reazione che porta il cervello ad elaborare una vera e propria sensazione di piacere simile alla droga e a richiederne quantità sempre maggiori.
Stress: Le sempre più numerose fonti di stress inducono l’organismo a richiedere zuccheri come fonte di energia immediata per affrontare la giornata. Questo stato del corpo viene definito “lotta o fuga” Nel momento in cui il cervello metabolizza il glucosio in maniera molto rapida per sopperire alle mancanze e ai cali organici innesca anche una pericolosa reazione che porta l’organismo a richiedere sempre maggiori quantità di zuccheri per mantenere alti i livelli di attività. Consumare zuccheri dunque placa solo nel brevissimo periodo lo stress intervenendo sui primi sintomi di malessere. Ma nella realtà questo viene metabolizzato così in fretta da portare il corpo a richiederne quantità sempre maggiori.