Alimentazione

Digiuno intermittente: che cos’è e come si fa

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I benefici di un’alimentazione sana ed equilibrata sono ormai ben noti ai più. Portare in tavola cibi ricchi di fibre, vitamine, proteine, oligoelementi, alternandoli tra loro, è fondamentale per la salute e il corretto funzionamento dell’organismo. Alcune ricerche hanno però aggiunto un ulteriore tassello a quella che può essere una buona alimentazione, ossia la possibilità di alternare periodi durante i quali ci si può nutrire normalmente a brevi periodi di digiuno.

Questa alternanza prende il nome di “digiuno intermittente” e può essere applicata seguendo diversi schemi, i quali prevedono, a seconda dei casi, diverse ore o uno o due giorni di digiuno totale da alternare all’alimentazione tradizionale oppure periodi durante i quali si deve assumere un quantitativo limitato di calorie.

A fianco del digiuno intermittente propriamente detto, si colloca poi la dieta Mima Digiuno, elaborata dal Professor Valter Longo. Semplice da seguire grazie a prodotti come quelli del marchio Prolon, attentamente formulati per garantire i massimi benefici e comunicati presso il Ministero della Salute, questa dieta prevede l’assunzione ridotta, per 5 giorni ogni 3 o 6 mesi, di tutti i componenti essenziali per il benessere dell’organismo. Meno drastica del digiuno intermittente, aiuta a favorire il rinnovamento cellulare, la combustione dei grassi e stimolare un effetto detox.

Che cos’ il digiuno intermittente

Quando si parla di digiuno intermittente si fa riferimento a degli schemi alimentari che prevedono l’alternanza tra digiuno – o alimentazione con apporto calorico ridotto – e normale alimentazione. Le due fasi possono essere alternate nel corso di una giornata – dunque su base oraria – o su base settimanale. La durata del digiuno può variare dalle dodici ore fino ai due giorni, a seconda dello schema scelto. In tutti i casi, esso supera quello standard pari alle 8 ore di riposo notturno.

L’obiettivo di questo tipo di dieta non è solo quello di perdere peso, ma anche di migliorare parametri come la glicemia, la pressione sanguigna, la sensibilità insulinica, il colesterolo e via dicendo.

Digiuno intermittente: gli schemi maggiormente applicati

Chi desidera adottare questo tipo di dieta, può scegliere tra numerosi schemi. I più noti sono:

  • 16/8: si tratta probabilmente dello schema più noto e facile da applicare, in quanto ben si adatta allo stile di vita moderno. I due numeri indicano, rispettivamente, le ore di digiuno e quelle durante le quali si può mangiare nell’arco di una giornata. Dunque, chi applica questo tipo di digiuno intermittente, deve digiunare per 16 ore consecutive e può alimentarsi nel corso delle successive 8 ore. A livello pratico, si può ad esempio saltare la colazione, pranzare alle 12 e cenare alle 20;
  • The Warrior Diet o Dieta del Guerriero: anche questo tipo di digiuno intermittente avviene su base giornaliera, ma, diversamente dalla precedente, prevede tra le 18 e le 20 ore di digiuno quasi completo, spezzato solo da leggeri spuntini a base di frutta, verdura e yogurt, e le ore restanti dedicate a un’alimentazione abbondante;
  • 5:2: diversamente dagli schemi precedenti, questo si basa su un’alternanza tra giorni di digiuno o, per meglio dire, nel corso dei quali è necessario limitare l’apporto calorico, e giornate durante le quali è possibile alimentarsi come di consueto. In particolare, sono previsti 2 giorni durante i quali non si devono superare le 500 o 600 kcal e 5 di alimentazione normale;
  • Eat-Stop-Eat: abbastanza simile al precedente, prevede digiuno completo per uno o due giorni alla settimana;
  • Alternate-Day Fasting: questo schema prevede l’alternanza tra un giorno di digiuno e uno di normale alimentazione.

Trattandosi di regimi alimentari insoliti, è bene, soprattutto in presenza di patologie particolari o assunzione di farmaci, adottarli esclusivamente sotto la supervisione del proprio medico di fiducia. Questo vale anche in caso di gravidanza e allattamento.