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I benefici del fitness per la mente

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La cultura occidentale ha spesso identificato il corpo e la mente dell’uomo come due entità distinte, spesso anche contrapposte tra loro. Tutti i più recenti studi portano però a confermare esattamente l’idea opposta, e cioè che si riscontra una fortissima interdipendenza tra il nostro corpo e la nostra mente (con il termine “mente” qui si indica il complesso delle possibilità e dei contenuti intellettuali e spirituali di un individuo).

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Fitness per mente

Lo stereotipo dipinge menti geniali che vagano tra gli scaffali delle biblioteche e fuggono in ogni modo palestra e sudore. Niente di più errato. Alcune ricerche dimostrano che i ragazzi regolarmente dediti allo sport sono più bravi in matematica.

La pratica costante di attività fisica favorisce la prontezza, l’agilità e la lucidità della mente. Riprendendo un antico motto latino quindi “mens sana in corpore sano”. Lo sa bene anche il pluripremiato campione di poker Daniel Negreanu, che nelle sue interviste si concentra spesso sul tema della consapevolezza di sé e sul rapporto che lucidità e prontezza di mente hanno con lo sport.

Dichiara:

Ci sono molti studi che dimostrano come lavorare in palestra, anche solo 30 minuti al giorno per tre volte a settimana, ha un massiccio impatto positivo sulla propria vita. Non solo fisicamente, ma mentalmente, il segreto della felicità è l’esercizio fisico. Penso che un sacco di giocatori di poker siano abbastanza intelligenti da comprendere che se vogliono essere felici devono fare esercizio. Il miglior modo per uscire dalla depressione è fare qualcosa, esercitarsi“.

I giocatori di poker passano infatti parecchie ore seduti al tavolo da gioco e questo influisce molto profondamente sul loro stile di vita e sull’esito del loro gioco. Questa tendenza accomuna buona parte degli occidentali che lavorano quotidianamente in ufficio e si caratterizzano per una forte tendenza alla sedentarietà.

Fitness come rimedio per la depressione

I nostri muscoli sono strettamente legati alla nostra attività celebrale. Il cervello umano infatti risponde molto positivamente ad un’attività fisica costante. La pratica regolare di un’attività fisica moderata fa sì che il sistema nervoso rilasci una maggiore quantità di endorfine, sostanze dalla potente attività analgesica ed eccitante. L’esercizio costante può essere infatti considerato un valido rimedio per combattere alcune forme di depressione.

Fitness per migliorare concentrazione e memoria

Lo sport sembra inoltre in grado di migliorare notevolmente le performance intellettive dell’uomo. Per spiegare il fenomeno si ipotizza che sia proprio l’aumento della circolazione sanguigna ad influire positivamente sull’attività del cervello, contribuendo ad ossigenare in modo significativo le aree celebrali che sono sede della nostra facoltà di apprendimento, dell’attenzione e della memoria.

Più sangue irrora il cervello e più il tessuto cerebrale è nutrito. Secondo alcuni studi condotti dalla Columbia University di New York e dall’Università dell’Illinois l’esercizio fisico implementerebbe il numero dei neuroni cerebrali funzionanti.

Alcuni volontari coinvolti nello studio, dopo aver camminato, pedalato o nuotato, 3 volte a settimana per un anno, registravano migliori risultati ai test sulla memoria.

Pare inoltre che proprio nella stessa zona cerebrale attivata dal movimento fisico si sviluppi una proteina nota come BDNF (brain-derived neurotrophic factor) capace di far crescere le cellule nervose e di prolungarne l’esistenza.

Fare sport per essere multitasking

Secondo uno studio dell’Università di Groningen (Olanda) l’attività sportiva aiuta ad essere “multitasking”. I ricercatori olandesi hanno infatti osservato 109 persone affette da demenza e le hanno divise in tre gruppi. Il primo gruppo camminava a passo svelto 4 volte a settimana per 30 minuti, i membri del secondo gruppo camminavano a passo svelto due volte a settimana abbinando a questo due sedute di pesi di mezzora, il terzo gruppo invece non seguiva alcun tipo di allenamento.

Dopo nove settimane tutti i pazienti hanno svolto una serie di test che valutavano la loro “funzione esecutiva”, che misuravano cioè la loro capacità di ragionare, di pianificare la loro azione e di svolgere quindi più compiti contemporaneamente. Ad ottenere i risultati migliori sono stati proprio coloro che svolgevano l’allenamento più intenso.

L’attività sportiva implementa quindi la memoria, riduce lo stress, aiuta a controllare la fame, a combattere la depressione e rallenta il declino associato a malattie degenerative come il morbo di Parkinson o la demenza.