Dieta Lemme completa: cos’è, il menù e le controindicazioni. La dieta del dottor Lemme è tanto famosa quanto discussa e merita decisamente un approfondimento per poterci capire di più. Il dottor Lemme ha infatti creato questa dieta che promette un dimagrimento dai 7 ai 9 kg in un mese (dimagrimento non sicuramente salutare), ma vi siete mai chiesti come mai è così tanto contestata?
Una delle caratteristiche che l’ha resa famosa è la possibilità di dimagrire mangiando pasta a colazione in quantità. Nonostante la pasta rientra comunque nella categoria dei regimi considerati proteici. C’è anche da dire, però, che, separando l’assunzione di glucidi e proteine, la Lemme può essere considerata anche una dieta dissociata.
Seguendo la dieta Lemme completa si dovrebbero ottenere tutti i classici risultati legati ad un regime dimagrante: calo di peso, normalizzazione del sonno, prevenzione e cura di tutte le patologie collegate a una scorretta alimentazione. Ma con un’alimentazione definita scorretta praticamente da tutti i nutrizionisti, come è possibile prevenire patologie legate alla scorretta alimentazione?
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Dieta Lemme come funziona
Per poter iniziare a seguire questo regime alimentare è necessario, come primo step, fare un test di valutazione condotto in studio, un colloquio e ricevere la stesura di un menù personalizzato. Dopo questi fondamentali punti potrai iniziare a seguire la dieta che si articola in due fasi, una di dimagrimento e una di mantenimento. Una cosa fondamentale è rispettare anche con precisione gli orari stabiliti per il consumo di ogni pasto.
Se deciderai di seguire questo regime alimentare non dovrai assolutamente tenere conto del calcolo delle calorie. Il dimagrimento sarebbe infatti ottenuto grazie a precisi principi biochimici alla base degli alimenti. Un punto cardine della dieta resta infatti l’impatto biochimico che ha il cibo sull’organismo con l’interazione del sistema ormonale nel rispetto dei ritmi circadiani. Semplificando potremmo dire che, secondo il dottor Lemme, ogni cibo che viene ingerito provoca una reazione all’interno dell’organismo che, se sfruttata nel modo giusto, può portare a perdere peso. Ecco perché il motto del dottor Lemme è
“Non sono a dieta, mi curo con il cibo”
I punti cardine della dieta Lemme sembrano proprio andare contro diversi punti fermi del sapere alimentare degli ultimi decenni. Non a caso si è scontrato con diversi medici e nutrizionisti che non hanno approvato il suo regime alimentare. Solo per fare alcuni esempi, riportiamo alcune citazioni del signor Lemme:
- le calorie sono una bufala e non bisogna affatto tenerne conto
- i grassi non fanno assolutamente ingrassare possono essere tranquillamente consumati anche a dieta
- lo zucchero aumenta la pressione
- il sale ingrassa e andrebbe bandito
- frutta e pomodoro aumentano il colesterolo
- la bulimia è uno squilibrio ormonale e non psicologico
Ne derivano queste regole generali da seguire scrupolosamente
- Assolutamente niente sale, neanche nell’acqua della pasta!
- Anche zucchero, dolcificanti, aceto, latte e derivati vanno totalmente eliminati
- Il pan è vietato; i carboidrati possono essere assunti mangiando la pasta ( ovviamente cucinata senza sale)
- Carne e pasta non vanno mai consumati nello stesso pasto
- Bisogna rispettare scrupolosamente gli orari dei pasti
- E’ possibile bere solo acqua, tè e caffè sempre senza zucchero
- Non hanno invece restrizioni e possono essere consumati senza limiti di quantità olio d’oliva (meglio se extra vergine), peperoncino, pepe, prezzemolo, aglio, limone, salvia, rosmarino, basilico, timo, cipolla e crusca per impanare;
- Tutti i tipi di cottura dei cibi sono ammessi, anche la frittura
Il Dottor Lemme
Chi è esattamente il dottor Lemme e quali studi ha alle spalle? Alberico Lemme è nato nel 1958. Dopo aver conseguito un diploma ISEF, ha svolto il lavoro di insegnante di educazione fisica per 15 anni. Si è laureato in farmacia e sul suo sito internet sostiene di aver effettuato ricerche in biochimica alimentare, di cui però manca la documentazione nelle banche dati scientifiche ufficiali.
Nel 2000 ha fondato “l’Accademia Filosofia Alimentare” a Desio, che a detta sua ha il compito di “insegnare alle donne a curarsi con il cibo e ad usare il cervello al posto della passera“. Si, avete letto bene.
Per lui dieta e business sono sempre andati avanti di pari passo. Ha anche fondato la Fabbrica del Benessere, una vera e propria azienda alimentare. Successivamente ha aperto il Ristolemme e messo a punto una Scuola di Cucina.
Oltre che un dispensatore di diete è un vero e proprio personaggio pubblico noto forse più per essere autore televisivo e teatrale, aver lanciato un’App ed essere stato ospite in diverse trasmissioni televisive (come Porta a Porta, Pomeriggio 5, Uno Mattina, e Domenica Live) che non per la sua etica e professionalità.
Libri del dottor Lemme
Sono tre i libri scritti per trattare temi alimentari e dieta: “L’uomo che sussurrava ai ciccioni”, “La rivoluzione dimagrante” e “La dieta Lemme”.
[amazon box=”8889975024″ template=”list”] [amazon box=”880467279X” template=”list”] [amazon box=”8804675357″ template=”list”]La filosofia Lemme
Quando si parla del dottor Lemme non è possibile limitarsi al solo piano alimentare, ma bisogna fare i conti con una vera e propria filosofia di pensiero. Sul suo sito infatti scrive che:
“Filosofia Alimentare non è una dieta, ma una scuola di pensiero all’insegna dell’energia e della salute, è un percorso educativo alimentare in chiave biochimica, per persone evolute, in cui si impara, facendo piazza pulita degli ultimi cento anni di dietologia medica, che le calorie, unità di misura dell’energia termica, non hanno nulla a che vedere con l’alimentazione (la caloria è una bufala!), che i grassi non fanno in ingrassare, che lo zucchero aumenta la pressione, che il sale ingrassa, che frutta e pomodoro aumentano il colesterolo, che la bulimia è uno squilibrio ormonale e non psicologico.”
Da notare che Alberico Lemme, sempre sul suo sito, si definisce “un ingegnere, un architetto, uno stilista, un cantante […], un inventore, un designer, […] in una parola sono un Genio”.
Le due fasi della dieta Lemme
Entrando più nel dettaglio, scopriamo che, nella realizzazione pratica, la dieta Lemme è un metodo dimagrante basato su due fasi molto precise. Partendo infatti dall’analisi dell’indice glicemico e dalla composizione chimica degli alimenti, si dovrà anche considerare l’orario dei pasti, l’associazione di glucidi e proteine e il pool enzimatico individuale (ossia l’insieme degli enzimi che compongono gli organi di ciascuno di noi).
Fase uno: dimagrimento
La prima fase è quella della dieta vera e propria e dovrà essere seguita fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Calcola qui il tuo peso forma
TEST[button type="default" color="" target="_self" link="https://www.workout-italia.it/peso-ideale-bmi-test-calcolo/"] TEST PESO FORMA scopri se e quanto peso devi perdere PESO FORMA scopri se e quanto peso devi perdere[/button]Fondamentali di questo metodo sono due punti: rispettare gli orari dei pasti e non contare le calorie. La sola unità di misura consentita è l’indice glicemico degli alimenti: se è alto si forma glucosio nel sangue, se è basso non si forma consentendoci di regolare il senso di sazietà e si tiene sotto controllo il peso. Inoltre, sempre in base all’indice glicemico, se un cibo è ingerito a colazione produce un certo effetto, che sarà diverso che se ingerito alla sera. Per questo la pasta è prevista al mattino, perché sarebbe metabolizzata meglio nelle prime ore del giorno.
In questa prima fase viene dunque messo in atto un modello che tiene in considerazione l’indice glicemico dei cibi e l’orario dei pasti, basati sul funzionamento dell’insulina. La colazione, ad esempio, deve essere assunta entro le 9,30 del mattino; il pranzo tra le 12 e le 14 e la cena tra le 19 e le 21. Due le merende-spuntino che vanno consumate rigorosamente tra le 10 e le 11 e tra le 16 e le 17 e consistente in un limone a spicchi e tè.
Ogni due giorni vengono consigliati gli alimenti da assumere in base alle reazioni metaboliche individuali legate alle variazioni di peso, di circonferenza, all’età, al sesso, alla stagione e ad altri parametri. Ecco perché è fondamentale instaurare un rapporto di collaborazione col farmacista che avrà il compito di assegnare il nuovo piano in base alla risposta del corpo.
Già dalla prima fase sarà possibile scegliere un percorso di tipo onnivoro, vegetariano, vegetariano con carne, vegetariano con pesce o vegano. Essendo realizzata come una filosofia alimentare e non tanto come regime alimentare restrittivo, non sono mai imposte porzioni da seguire.
Ci sono però cibi completamente vietati come zucchero, dolcificanti, sale, pane, latte, formaggi e aceto.
I cibi da evitare:
- zucchero e dolcificanti
- aceto
- pane
- latte e derivati
- sale
- frutta e verdura, se non in rarissime occasioni
Evitare frutta e verdura… Già questo dovrebbe farvi drizzare le antenne!
I cibi consentiti:
- pasta
- carne (ma Lemme prevede anche menu ad hoc per vegetariani e vegani)
- pesce
- caffè e tè
- limone
- acqua gassata
- olio extra vergine
- pepe e peperoncino
- prezzemolo
- aglio e cipolla
- salvia, rosmarino, basilico, timo
- crusca per impanare
Fase due: mantenimento
La seconda fase inizia al raggiungimento del peso forma ed è quella in cui vengono introdotti gradualmente i cibi aboliti nella prima fase. Si imparerà a gestire tutti i meccanismi alimentari in modo da non prendere più peso. La durata di questa seconda fase è di circa tre mesi e permette l’inserimento graduale dei cibi vietati nella prima fase, soprattutto verdura e frutta.
In questa seconda fase viene comunque mantenuto il modello che prevede pasta a colazione che però può essere alternata a uova, formaggi, yogurt e frutta.
Menù dieta Lemme
Prima fase:
Colazione: pasta olio e peperoncino + caffè
Pranzo: petto di pollo + caffè
Cena: sogliola + caffè
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Colazione: tacchino + caffè
Pranzo: filetto di manzo + caffè
Cena: pesce spada + caffè
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Colazione: fragole + caffè
Pranzo: filetto di vitello + caffè
Cena: branzino + caffè
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Colazione: pasta olio e peperoncino + caffè
Pranzo: petto di pollo + caffè
Cena: sogliola + caffè
Seconda fase
- Colazione:
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- Yogurt + crusca + mela verde
- Yogurt + mirtilli + fragole + avocado + more + ribes + pompelmo giallo + limone
- Pane senza sale + olio
- Pasta (vedi pranzo)
- Pranzo:
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- Pasta e melanzane
- Spaghetti burro, salvia e noci
- Spaghetti alla carbonara, con carne trita al posto della pancetta
- Fettuccine all’uovo con panna e funghi
- Pasta e ceci
- Cena:
- Per tre sere a settimana carne + contorno.
- Due sere a settimana pesce + contorno (evitare polpi, seppie e molluschi)
- Una sera frittata + contorno
- Una sera solo contorno
Dieta Lemme, controindicazioni
Partiamo dall’assioma che il metodo Lemme giura di far dimagrire, ma non solo! Infatti sul suo sito il dottor Lemme vanta anche la “cura di tutte le patologie collegate a una scorretta alimentazione (diabete2, ipertensione, bulimia, obesità, ecc.)”, ci risulta un po’ complicato crederci, dal momento che si basa su un forte squilibrio tra gli alimenti.
Quali sono allora le controindicazioni e gli effetti collaterali della dieta Lemme? Vediamo insieme tutti i lati poco chiari che stanno dietro questa dieta.
- In Italia la legge prevede che siano abilitati a prescrivere diete solo dietologi, i dietisti e i biologi nutrizionisti ma il dottor Lemme non ha nessuna di queste qualifiche. Ecco perché, per aggirare questa limitazione legislativa, non propone grammature, ma dà solo l’indicazione dell’alimento da consumare in quantità.
- Essendo una dieta tendenzialmente proteica e ricca in grassi rischia di sovraffaticare fegato e reni. Non può essere seguita infatti da chi soffre di pressione bassa, data l’assenza del sale e degli zuccheri, ma nemmeno in gravidanza e in allattamento.
- Promette di fare perdere dai 7 ai 10 kg in un solo mese ma ricordiamo che tutti gli esperti nutrizionisti non raccomandano un dimagrimento così veloce.
- Si tratta di una dieta estremamente sbilanciata e priva di elementi fondamentali. Il basso consumo di frutta e verdura può portare a una carenza di vitamine e minerali, mettendo a rischio anche l’equilibrio del microbiota, l’insieme di batteri che si trovano nel nostro intestino e fondamentali per la salute.
- Perdere più di dieci kg in un mese, significa perdere sia il grasso che la massa magra (muscoli e tessuti nobili)
- Pasti troppo abbondanti ma privi di verdure e l’assimilazione di troppe proteine causano stitichezza e affaticano eccessivamente i reni.
- E’ un regime alimentare difficile da seguire per lungo tempo, è monotona, si eliminano nutrienti essenziali alla salute andando a creare gravi carenze
- La versione vegetariana o vegana comporta un regime alimentare troppo rigido che crea forti scompensi nutrizionali (principalmente ferro, vitamina B12, vitamina D e Omega 3). E’ sconsigliabile ai bambini piccoli, alle donne in gravidanza o allattamento ma anche a quelle in menopausa.
- In generale comunque questa dieta non è adatta a chi soffre di carenze alimentari, pressione bassa, anemia, a chi soffre di disturbi alimentari come anoressia, malattie croniche, problemi renali e patologie del sistema nervoso.
La dieta Lemme sembra essere una delle tante diete che promettono di essere miracolose ma che sono poco salutari ed hanno molte controindicazioni. Il consiglio è sempre quello di prediligere una dieta il più equilibrata possibile, soprattutto quando si sceglie di seguirla in autonomia. Se avete bisogno di qualcosa di più tecnico e personalizzato, affidatevi sempre ad un buon professionista: nutrizionista, dietista o dietologo.
Una volta dimagriti conterà la salute ritrovata e non quanto tempo ci avete messo per perdere peso.