Quello dell’obesità è senza dubbio uno dei problemi più attuali del nostro tempo. E i numeri purtroppo lo confermano: secondo una recente indagine condotta dall’UPDA, in Italia il 10% della popolazione è obesa, mentre il 50% (in media) è sovrappeso. Si parla rispettivamente di 6 milioni e di 24 milioni di cittadini della Penisola, e i dati sfortunatamente non migliorano, se si va ad analizzare nel profondo il report di UPDA. Nello specifico, dal rapporto emerge che il 40% dei maggiorenni è in sovrappeso, con una prevalenza al maschile (44% contro 36%), e che in certe regioni come la Basilicata questo problema è più diffuso.
Obesità fra dati e informazioni utili
Sono soprattutto i giovani a correre il rischio di sviluppare l’obesità, perché portati verso questo disturbo dal loro particolare stile di vita. Secondo lo studioso Francesco Giorgino, molti degli under-18 di oggi sono a rischio diabete, e il 24% dei bimbi italiani risulta essere in sovrappeso, con una percentuale che arriva fino al 33% nel Meridione. È un problema molto serio perché, in base ad altri studi di settore, l’aspettativa di vita delle persone obese viene ridotta di 5 anni, rispetto agli individui che non soffrono di questo problema.
Dunque occorre capire esattamente di cosa si tratta, e la definizione non è affatto complessa. Per obesità, infatti, si fa riferimento all’accumulo eccessivo di massa grassa in forma di tessuti adiposi. Si tratta di una condizione che può essere verificata effettuando anche online il calcolo del BMI (indice di massa corporea), ossia mettendo in relazione l’altezza dell’individuo con il suo peso corporeo. Questo disturbo può portare ad una serie di rischi molto gravi, come ad esempio lo sviluppo del diabete, e la possibilità di andare incontro a svariate patologie cardiovascolari (infarti e ictus su tutti). Quando l’obesità si presenta in età adolescenziale o infantile, poi, può provocare problemi di natura articolare e alterazioni metaboliche.
Come si può affrontare l’obesità
Per prima cosa è importantissimo curare la dieta e rivolgersi ad un bravo nutrizionista, per avere un valido supporto professionale. Per quanto riguarda l’alimentazione, bisogna evitare i cibi grassi e le porzioni eccessive, preferendo alimenti sani come frutta e verdura. Serve anche imparare a spezzare la fame, ricorrendo agli spuntini di metà giornata, così da ridurre gli intervalli temporali fra un pasto e l’altro.
Un ulteriore consiglio è quello di sfruttare la verdura come snack, evitando di acquistare patatine, bibite e altro. Poi si suggerisce di masticare sempre i bocconi e di farlo lentamente, ponendosi degli obiettivi ogni settimana, per ottenere un feedback dei risultati raggiunti (e la conseguente gratificazione). È chiaro che, oltre alla dieta, bisogna dedicare del tempo anche all’attività fisica di tipo aerobico e motorio: bastano 30 minuti di passeggiata quotidiani, anche a passo sostenuto, per bruciare i grassi. In tanti, ad esempio, consigliano di mettersi a camminare quando si avverte lo stimolo della fame.